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Alle radiazioni ottiche si associa quella porzione dello spettro elettromagnetico che va dall'ultravioletto all'infrarosso.
Le radiazioni ottiche possono essere prodotte sia da fonti naturali che artificiali.
Le sorgenti artificiali possono essere di diversi tipi (coerenti ed incoerenti). Fanno parte del primo gruppo i laser, mentre nel secondo gruppo si trovano lampade ad UVC per la sterilizzazione, ad UVB-UVA per l'abbronzatura o la fototerapia, ad UVA per la polimerizzazione o ad IRA-IRB per il riscaldamento.
I principali rischi per l'uomo derivanti da un'eccessiva esposizione a radiazioni ottiche riguardano essenzialmente l'occhio e la cute.

Le norme tecniche che si applicano sono le seguenti (elenco non esaustivo):

• CEI 76: Guida per l'utilizzazione di apparati laser
• CEI 60825: Classificazione delle apparecchiature, prescrizioni e guida per l'utilizzatore
• UNI 14255: Misurazione e valutazione dell'esposizione personale a radiazioni ottiche incoerenti
• UNI 2919: Protezione dalle radiazioni - Sorgenti radioattive sigillate - Requisiti generali e classificazione
• UNI 3999: Protezione dalle radiazioni - Apparecchiature per gammagrafia industriale - Specifiche di prestazione, progettazione e prove
• UNI 9978: Protezione dalle radiazioni - Sorgenti radioattive sigillate - Metodi di prova per la rilevazione delle perdite
• UNI 12198: Sicurezza del macchinario - Valutazione e riduzione dei rischi generati dalle radiazioni emesse dal macchinario
• UNI 207: Protezione personale degli occhi. Filtri e mezzi di protezione dell'occhio contro radiazioni laser

Il D.Lgs. 81/08, Titolo VIII, Capo V, stabilisce le prescrizioni minime di protezione per i lavoratori contro i rischi per la salute e per la sicurezza derivanti dall'esposizione alle radiazioni ottiche artificiali durante il lavoro. A tale scopo si redigono specifiche valutazioni. In particolare si fornisce:

• Supporto al Datore di Lavoro per la valutazione delle radiazioni ottiche secondo le metodologie proposte dal'IEC per quanto riguarda i laser e le raccomandazioni del CIE e del CEN per quanto riguarda le sorgenti incoerenti (applicando le norme tecniche di CEi e UNI), avendo cura per addetti con particolarmente sensibili (esempio privi di cristallino) e determianndo specifiche protezioni individuali per lavoratori soggetti.
• Redazione specifico documento di valutazione.

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